Storia
Storia Azienda Agricola Tamburino Sardo di Fasoli Stefano e Giuliano
I colli di Custoza sono una delle regioni maggiormente vocate alla coltivazione della vite d'Italia. Già in epoca etrusca e romana sulle colline moreniche sud-orientali del Garda la si coltivava.
Alla fine del secolo scorso gran parte dei vigneti europei vennero colpiti da un'epidemia di filossera proveniente dal Nord America e andarono distrutti. Inclusi anche quelli d'Italia, che comunque continua a possedere il maggior patrimonio ampelografico del mondo.
Per combattere tale epidemia venne messa in atto una vera e propria rivoluzione varietale con l'introduzione di nuovi cultivar e dell'utilizzo degli innesti su vite americana.
Così accanto al Trebbiano e alla Garganega, tipici della regione, comparvero a Custoza Tocai, Uva Cortese, Malvasia e Riesling italico.
Fu una scelta vincente perchè proprio dal felice adattamento dei nuovi vitigni sui nobili terreni morenici nasce la qualità del Custoza, un vino di colore giallo paglierino, profumato, leggermente aromatico con un sapore morbido e delicato, di giusto corpo, con un retrogusto leggermente amarognolo.
Il nome della nostra cantina deriva da una bella pagina di storia risorgimentale nazionale legata al valore leggendario delle battaglie del 1848 e 1866 che ancora suscita ammirazione e gratitudine.
Prende spunto dal nome del colle sui cui si trova, che rende omaggio all'eroico Tamburino Sardo, che il 24 luglio 1848 portò a termine, sotto il fuoco del nemico, l'importante missione ordinatagli dal suo capitano e salvò così la truppa assediata dagli austriaci in una cascina sulle colline di Custoza, divenuta poi "del Tamburino Sardo".